Arci Nazionale 19-09-2024
Con l’approvazione del Decreto Legge sicurezza alla Camera, fortemente voluto dal Governo e da tutta la maggioranza che lo sostiene, entreremo ufficialmente nell’era della democrazia dove la gran parte delle azioni di protesta e contrasto a ciò che non va nella nostro Paese saranno vietate e punibili penalmente con condanne totalmente sproporzionate.
Al crescente disagio sociale, alla preoccupazione diffusa per il futuro del nostro pianeta, alla opposizione alle scelte sulle grandi opere inutili, il Governo risponde con il manganello.
Lo avevamo già evidenziato alla fine dello scorso anno, quando il Consiglio dei Ministri aveva approvato il testo che poi è passato al vaglio delle Commissioni in Parlamento, ma in pochi avevano rilevato la sua gravità.
Siamo davvero preoccupati per questo accanimento contro chi si oppone agli sfratti e cerca soluzione abitative per chi non ce la fa, contro le donne rom in carcere con i loro figli che dovrebbero anche partorire in galera, contro chi si oppone con azioni non violente alle condizioni spaventose nelle carceri italiane, contro gli attivisti per il clima che con azioni dimostrative provano a smuovere le coscienze contro il disastro ambientale, contro le persone che si oppongono con picchetti e azioni nonviolente alla costruzione di grandi opere inutili e dannose.
Tutto questo avviene in un contesto in cui si assiste a una crescente diffusione di armi nel nostro Paese, con alcune tipologie portate senza licenza dagli agenti di pubblica sicurezza anche fuori servizio, e a un incomprensibile accanimento contro i consumatori di innocua cannabis light.
Benvenute e benvenuti nella democrazia illiberale tanto cara agli ammiratori di Orban e dei suoi seguaci.
Ci opporremo culturalmente e politicamente con tutti i mezzi a disposizione, in rete con le tante organizzazioni e movimenti che si stanno esprimendo in queste ore. Almeno fino a che ci permetteranno di farlo.
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