Documentario di Remo Schellino: "Lulù le frondeur" dedicato a Luis Chabas e alla Resistenza

Documentario di Remo Schellino: "Lulù le frondeur" dedicato a Luis Chabas e alla Resistenza

LACASAROTTA APS 13-04-2024

Per avvicinarsi al 25 aprile:
“LOULOU, LE FRONDEUR”
Un film-documentario di Remo Schellino e Alessandra Abbona
Regia : Remo Schellino
Nell'estate 2017 Remo Schellino, regista, riceve una lettera dalla Francia.
Chi gli scrive è Danièle Luiset, l'ultima parente prossima di Louis Chabas, detto Loulou, partigiano francese ucciso drammaticamente a Bene Vagienna nel 1945, figura divenuta leggendaria della Resistenza nelle Langhe.
Una fotografia in tenuta da partigiano, scattata a Dogliani, e conservata come una reliquia fino alla sua morte avvenuta a 101 anni nel 2013, da Solange Blanchon, madre di Danièle e cugina di Loulou, è il fattore scatenante di questo viaggio alla ricerca del tassello mancante della storia di Louis Chabas.
Danièle ha sempre sentito parlare di Loulou durante la sua infanzia e la sua gioventù dalla mamma Solange, originaria della regione alpina di Briançon. I Blanchon e gli Chabas, si sono trasferiti nei primi decenni del Novecento per cercare migliori opportunità lavorative dalle montagne briançonnesi alla regione lionese: nella fattispecie a Villeurbanne, città operaia della cintura di Lione.
Loulou vive con i genitori, ma purtroppo questi si separano presto e il ragazzino, insofferente a quella che diventa la nuova compagna del padre, si trasferisce poco più che adolescente a casa degli amati cugini, Solange e Joseph, a neppure un isolato di distanza dalla casa paterna. Solange, 12 anni maggiore di Loulou, ne diventa la sorella, quasi una madre.
Il resto è storia nota, almeno, nelle Langhe: Loulou, chiamato Lulù, è il maquisard catturato dai fascisti nel Vercors, poi trasferito nel carcere di Fossano con altri compatrioti, quindi evaso e riparato nelle Langhe, dove i francesi si uniscono alle già esistenti brigate Garibaldi, dando vita anche alla brigata internazionale Islafran.
Ma Loulou no. Lui è troppo indipendente, e sotto comandi politici e strutture gerarchiche rigide non sta. Prende una moto, raggruppa alcuni compagni di avventura e lotta: ed ecco la volante Lulù.
Azioni rocambolesche, travestimenti, agguati, nascondigli, giovani donne che lo adorano: il piccolo banlieusard della regione lionese nelle Langhe diventa un leone. Di più: un mito, una leggenda che vive per oltre 70 anni.
Tutto questo però la cugina Solange, che lo piange e lo ricorda con commozione fino alla sua scomparsa, purtroppo non lo sa e non lo saprà mai.
Danièle,la sua unica figlia, rimettendo in ordine la casa della madre, riprende in mano la foto di Loulou: in piedi, con una tenuta che è un patchwork di capi messi insieme nelle sue scorribande a caccia di tedeschi. Un guerriero fiero, dagli occhi neri e intensi, che la chiama.
Danièle ricorda allora le visite, da bambina, a casa dello zio Delphin, il padre di Loulou: un uomo piegato dal dolore della perdita tragica del suo unico figlio, con cui non aveva fatto in tempo a riconciliarsi.
Danièle e la mamma Solange non parlano mai con Delphin di questo figlio scomparso, per paura di ferirlo ancora, o di riaprire angosce mai sopite.
Nei cassetti di Solange Danièle ritrova tutte le foto di Loulou, da bambino, con l'aria seria, e poi da ragazzo in bici per le strade di Villeurbanne, infine - riportate a casa dallo zio Delphin negli anni 60, insieme alla salma che andrà a recuperare per poi far tumulare nella sua città - quelle di Loulou partigiano nelle Langhe.
La curiosità si accende in Danièle, che ora è in pensione ed ha tempo e passione per iniziare la sua ricerca.
Su internet scopre molte informazioni, in particolare il film di Remo Schellino e Erika Peirano "Louis Chabas detto Lulù - Una Resistenza leggendaria" del 2009.
Il resto della storia è un viaggio: il viaggio di Danièle da Lione alle Langhe, sulle tracce, che si rivelano molte e ancora vibranti, della vita - e della morte - italiana di Loulou.
Il tassello del puzzle è completo ora: la memoria di Loulou è presente, e soffia tra queste colline dove Danièle ha ritrovato una componente importante della sua famiglia e della sua storia.
Un nuovo lavoro di post-produzione (montaggio, sottotitoli e digitalizzazione) riutilizzando le testimonianze girate nel 2006 per il primo lavoro su Lulù "Louis Chabas detto Lulù - Una Resistenza leggendaria" del 2009.
Due inedite testimonianze sono state raccolte nella primavera di quest’anno ai doglianesi : Gianni Seghesio e Gianni Oderda. Inoltre un prezioso spezzone inedito di 10 secondi di un film in pellicola 8 mm girato nell’estate 1944 che ritrae Lulù vicino alla sua inseparabile moto.
Una parte del finanziamento è stato stanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo all’ANPI Provinciale di Cuneo . Un contributo dall’ANPI sez. di Alba e Bra e dal Comune di Dogliani.
CREDITI :
· soggetto e sceneggiatura REMO SCHELLINO e ALESSANDRA ABBONA
· fotografia : REMO SCHELLINO e PIETRO SCHELLINO
· testi : ERIKA PEIRANO
· voci narranti : ERIKA PEIRANO e LUCA OCCELLI
· montaggio : REMO SCHELLINO , PIETRO SCHELLINO, ALESSANDRA ABBONA
· musiche : FRANCO DEL MORO
· regia : REMO SCHELLINO
· produzione : POLISTUDIO di REMO SCHELLINO
· durata : 59 min
------
entrata h 21, inizio proiezione h 21.30.
entrata per tesserati/e arci, offerta libera per la serata
gradita la prenotazione al 3393812950 (michela) via messaggio whatsapp o via mail a casa.rotta@yahoo.it
I vantaggi del tesseramento

Convenzioni per soci e circoli

Non sei ancora socio ARCI?

Diventa socio!