ANDARE ALL’ALTRO MONDO - documentario di Remo Schellino

ANDARE ALL’ALTRO MONDO - documentario di Remo Schellino

LACASAROTTA APS 11-11-2023

ANDARE ALL’ALTRO MONDO
riti, credenze, pensieri e conversazioni
E’ un viaggio in Italia per scoprire la morte raccontata, nella circolarità della vita, come un' uscita dal mondo e un' entrata in altro mondo. Riti, racconti, testimonianze, scelte o non scelte legate alla fase finale del nostro vivere. Come dice Tiziano Terzani “la fine può essere un nuovo inizio”.
Remo Schellino, il regista, racconta vari episodi, riti, legati a questo mondo a noi oscuro: un lamento funebre a Seui in Sardegna e la figura dell’Accabadora, Il rito della vestizione del defunto in Piemonte con Eugenia Minetti di Paroldo,
il concetto di morte digitale.
Altri momenti all'interno del documentario sono: Il Dott. Mauro Milanesio che spiega il trapasso, una lunga intervista a Folco Terzani, figlio di Tiziano, scrittore e giornalista sull’ultimo libro “La fine è il mio inizio”, un rito simile al lamento funebre del Sud l’ho trovato a Rueglio nel Canavese in provincia di Torino.
Si aggiungono inoltre: In Irpinia a Torrioni in Provincia di Avellino un rito unico, dove solo la donna che dava la vita poteva chiudere la vita nell’atto di far colare tre gocce di cera nell’ombelico del defunto prima di chiudere la bara.
Il racconto, in una lunga intervista del Priore Enzo Bianchi dopo l’uscita del suo ultimo libro “Cosa c’è di là”.
Con il filosofo Massimo Cacciari, Remo affronta il tema della vita e della morte e e del diritto di morire.
Dopo essersi documentato sulle ricerche dell’antropologo Ernesto De Martino, in particolare sugli scritti tratti dal libro “Morte e pianto rituale” Remo si è recato a Pisticci in Basilicata per raccogliere alcune testimonianze del lamento funebre.
Chiude il film con uno spezzone dell’ultimo concerto tenutosi a Cagliari dal suo carissimo amico Andrea Parodi dei Tazenda che a pochi giorni della sua morte nel 2006 (gli avevano diagnosticato un tumore al fegato) volle esibirsi cantando Gracias a la Vida.
Un segno forte di una volontà di vivere ma anche di accettare il passaggio in un mondo a noi oscuro e sconosciuto.
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entrata con tessera arci e offerta libera per l'iniziativa.
Bar aperto.
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al termine della proiezione, possibilità di dialogare con il regista e riflettere sul tema proposto. 
 
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